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MESSAGGI DALLA SOCIETA'

Codice Etico BKI (approvato 01/08/2014)

Codice Etico BKI (approvato 01/08/2014) -  Imperia Basket  Ass.sp.dil.

CODICE ETICO  

L’attività sportiva ha un’evidente funzione educativa e sociale, ed è veicolo attraverso il quale è possibile apprendere valori reali che rendono il confrontarsi secondo le regole della propria  disciplina. Proprio in questo senso è fondamentale difendere e promuovere, tra coloro che organizzano e divulgano la pratica sportiva, l’adesione a quei valori etici che ne costituiscono la forza. Sin dalle prime olimpiadi, fairplay, onestà, rispetto dell’avversario, solidarietà, hanno mosso gli atleti e tutto il movimento sportivo. In un mondo in cui la fanno da padrone, violenza aggressività, prevaricazione dell’individualità, mancanza di rispetto, ricerca del successo a tutti i costi, c’è sempre più bisogno di valori, veri, che lo sport, quello genuino, sa trasmettere e diffondere. Per questo motivo, l’Imperia Basket Riviera dei Fiori asd, ha deciso di dotarsi di un Codice Etico. Un  Codice di rispetto delle regole, di rispetto e diffusione di volori sportivi, perché spesso, soprattutto per i ragazzi, è grazie anche allo sport, se impariamo ad affrontare le più difficili situazioni della vita. Lo sport è un esempio di comportamento, immaginiamolo come una grande scuola di vita per tantissimi ragazzi che lo praticano, ma anche per noi stessi.

 

Art. 1 Premesse

Il Codice Etico dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Imperia Basket Riviera dei Fiori, reca norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaristica che professionistica, in seno all’Associazione nell’ambito delle rispettive competenze ed in  relazione alla posizione ricoperta.

L’Associazione ripudia ogni forma di discriminazione e di violenza, la corruzione, il doping e qualsiasi cosa possa arrecare danno allo sport.

L’Associazione promuove con particolare attenzione l’attività sportiva giovanile, dalle bambine ai bambini del minibasket fino alle atlete/i maggiorenni, ritenendo lo sport uno strumento di crescita. L’impegno sportivo dovrà essere secondo solo a quello scolastico che è e rimane l’obiettivo prioritario nell’educazione dei ragazzi.

 

Art. 2 I Destinatari

Il presente Codice Etico si applica ai seguenti soggetti:

Dirigenti, atleti, tecnici, preparatori atletici e comunque a tutti i tesserati;

collaboratori, consulenti esterni ed ogni altro soggetto che agisca nell’interesse dell’associazione;

genitori;

sponsor.

 

Art. 3 Efficacia

Copia del presente Codice Etico è portata a conoscenza di tutti i soggetti di cui all’art. 2, indipendentemente dalla qualifica, richiedendone il necessario rispetto, e comporta l’accettazione incondizionata del presente Codice.

Copia del Codice Etico è consegnata a tutti i soggetti destinatari sopraindicati, che sono pertanto tenuti a conoscerne il contenuto, a osservare tutte le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione e ad assumersi le responsabilità conseguenti alla loro violazione che costituisce grave inadempienza, violazione che è meritevole delle sanzioni disciplinari all’uopo previste dall’Associazione. L’ignoranza del Codice Etico non può essere invocata a nessun effetto.

Il Codice Etico è efficace dal momento dell’approvazione del Consiglio Direttivo.

 

Art. 4 L’Associazione

L’Associazione si impegna a :

Operare nel pieno rispetto dell’ordinamento giuridico e sportivo vigente, uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi di lealtà, onestà, correttezza e trasparenza in ogni aspetto riferibile alla propria attività;

Diffondere una sana cultura sportiva, promuovendo e garantendo un ambiente che premi sia il FairPlay sia il successo agonistico;

L’Associazione si impegna affinchè:

tutti i suoi membri con responsabilità verso bambini e giovani siano qualificati e di provata integrità morale per guidare , formare, educare e allenare le diverse fasce di età;

La salute e sicurezza ed il benessere psico fisico degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, assumono un ruolo primario e quindi l’impegno sportivo ed agonistico richiesto, in relazione all’età, sia adeguato alle condizioni fisiche ed al livello di preparazione e qualificazione raggiunto.

La convinzione di agire a vantaggio dei valori sportivi non giustifica in alcun modo l’adozione di comportamenti in contrasto con i principi di cui al presente Codice Etico.

 

Art. 5 I Dirigenti

I Dirigenti dell’Associazione si impegnano a:

Comportarsi secondo i principi del presente Codice Etico;

Rispettare le leggi e applicare tutte le norme di buona gestione delle attività sociali e delle risorse umane,

Rifiutare ogni forma di concussione e corruzione,

Adottare sempre le migliori pratiche disponibili e stimolare al miglioramento continuo di tutti i collaboratori,

Denunciare eventuali violazioni al Consiglio Direttivo, che è l’organo preposto a decidere e adottare le sanzioni conseguenti,:

Partecipare alla periodica revisione del Codice

 

Art. 6 Gli Allenatori

Gli Allenatori devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civilità ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo, il loro comportamento, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutti i componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.

Gli Allenatori sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento e devono comprendere la pesante influenza che parole ed atteggiamenti hanno nei confronti degli atleti che compongono la loro squadra

Allenatori e Dirigenti sono a disposizione dei genitori degli atleti per tutte le informazione necessarie “di carattere NON TECNICO”;

Per qualsiasi in formazione, delucidazione di “carattere TECNICO”, l’UNICO INTERLOCUTORE è il responsabile dell’Associazione o del settore specifico di attività

Codice etico degli Allenatori delle squadre giovani e minibasket,

(data l’importanza del loro ruolo educativo in questa specifica fascia d’età degli atleti, si impegnano a):

Non spremere sino all’osso i propri atleti: vince chi si diverte;

Non esistono solo i campioni:

Sono tanti i partecipanti che fa crescere uno sport;

E quando incontri un campioni insegnali anche l’umiltà;

Premiare o evidenziare comportamenti leali

Spiegare ai propri atleti l’inopportunità di comportamenti o stili di vita dannosi o sleali

Non chiudere gli occhi sui comportamenti sleali degli altri

  

Art. 7 Gli Atleti

Tutti gli atleti devono perseguire il risultato sportivo ed il proprio successo personale nel rispetto dei principi del Codice Etico.

Gli atleti in particolare devono osservare il principio di solidarietà considerando quindi più importante il rispetto dei valori sportivi rispetto al perseguimento del proprio successo.

Si devono impegnare a:

onorare lo sport e le sue regole attraverso la competizione corretta;

a rifiutare ogni forma di doping;

ad astenersi dal compiere, con qualsiasi mezzo, atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara;

ad astenersi da qualsiasi condotta suscettibile di ledere l’integrità fisica e/o morale degli avversari, a rispettare gli stessi, i loro staff tecnici e dirigenziali;

a rispettare gli ufficiali e giudici di gara

ad astenersi dall’esprimere pubblicamente giudizi lesivi della reputazione e dell’immagine e dignità personale di altre persone o organismi operanti nell’ordinamento sportivo;

a rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa societaria volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale educativo

 

Art. 8 – Principi Generali Settore Giovanile 

Valore primario è la promozione dei valori positivi nello sport giovanile, nella consapevolezza che il buon esempio ai giovani è la più immediata forma di educazione al rispetto reciproco;

L’associazione sportiva fa obbligo di vigilare sui minori affidati alla Società, evitando che gli stessi restino senza sorveglianza;

Le relazioni con i ragazzi devono svolgersi in modo ineccepibile sotto il profilo di correttezza morale;

Si deve condannare l’utilizzo, anche spontaneo, di sostanze stupefacenti; pena, l’espulsione dalla Società;

I dirigenti, gli allenatori e gli accompagnatori sono tenuti a trasmettere ai giocatori il Codice Etico e a sarà loro cura sensibilizzare i genitori affinchè il loro atteggiamento non interferisca nelle scelte societarie

Ogni Atleta per partecipare alla vita della Società si dovrà attenere al Codice Etico, deve avre un contegno rispettoso, tollerante, solidale con il gruppo e seguire gli insegnamenti degli allenatori. L’atleta deve evitare atteggiamenti antisportivi in generale , arrecare e danneggiare materiali, mezzi e strutture della Società o di terzi.

Durante le manifestazioni sportive, le sedute di allenamento, gli incontri ed eventi in generale, il materiale dato in dotazione dalla Società deve essere INDOSSATO, CURATO ED IN ORDINE;

durante la pratica sportiva non dovranno essere indossati anelli, collane, orologi o altri accessori personali che possano arrecare danno a se stessi o agli altri;

gli atleti che nelle sedute di allenamento non potranno essere presenti, dovranno PERSONALMENTE, dare comunicazione al proprio allenatore, motivandone l’assenza;

l’atleta deve informare il proprio tecnico di ogni malattia o sintomo che potrebbe pregiudicare la propria salute nell’attività fisica/agonistica: ad es dolori muscolari, febbre, allergie, stati di malessere generale etc;

L’atleta deve informare tempestivamente il proprio tecnico o i dirigenti competenti di eventuali malattie esentematiche e/o contagiose nel rispetto della propria salute e di quella dei compagni di squadra

Le dimenticanze di materiale, i ritardi non giustificati ed eventuali problematiche disciplinari, saranno oggetto di valutazione in negativo;

non sono tollerati comportamenti antisportivi o di cattiva educazione quali maltrattamenti, derisioni, bestemmie e parole fuori luogo,

gli atleti DEVONO RISPETTARE IL CODICE ETICO, GLI ORARI DEGLI ALLENAMENTI E DELLE CONVOCAZIONI, applicarsi nell’attività sportiva con impegno nel rispetto dei loro compagni, avversari, allenatori e dirigenti,

gli atleti devono custodire con cura i materiali forniti dalla Società, avere un aspetto dignitoso, usare un linguaggio appropriato, un comportamento educato e consono alle aspettative della Società.

 

Art. 9 I Genitori

I genitori nella condivisione degli obiettivi che la  Società si prefigge attraverso l’adozione del Codice Etico, in considerazione del loro ruolo di educatori e insegnanti di regole di comportamento, sportivo e non, si impegnano a :

far vivere ai giovani atleti, ed in particolare ai bambini, un’esperienza sportiva che li educhi ad una sana  attività fisico-motoria;

favorire nei processi educativi la cultura del FairPlay e della solidarietà nello sport;

evitare di suscitare e/o alimentare aspettative sproporzionate alle loro possibilità;

evitare ogni pressione psicologica e favorire un equilibrato e armonico sviluppo delle abilità psico-motorie

mettere in risalto il piacere e la soddisfazione di praticare sport e non ad esercitare pressioni indebite e contrarie al diritto del giovane e/o bambino di scegliere liberamente sulla sua partecipazione;

assumere, durante lo svolgimento delle competizioni, atteggiamenti e comportamenti coerenti con i principi del presente Codice Etico affinchè essi possano rappresentare un modello positivo da seguire per i propri figli

Come da punto 6 i parenti degli atleti, per eventuali informazioni potranno rivolgersi all’UNICO interlocutore  che sarà il responsabile del settore specifico di attività : IL DIRIGENTE

La Società non ammette ingerenze da parte dei genitori e parenti degli atleti e/o intromissioni di carattere tecnico-sportivo per quanto riguarda convocazioni, ruoli, tempi di gioco e di allenamento di esclusiva competenza del responsabile del settore condivisa con tecnici e istruttori dell’Associazione

La Società auspica la condivisione del Codice Etico Societario attraverso un comportamento educato, dignitoso ed un linguaggio appropriato da parte dei genitori e dei parenti degli atleti, in particolare durante lo svolgimento delle attività delle Società

 

Art. 10 – Azioni Disciplinari

Eventuali violazioni del Codice Etico da parte di chiunque saranno valutate dal Consiglio Direttivo che avrà il compito di valutarne la consistenza attraverso la raccolta di testimonianze di tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà l’azione disciplinare da intraprendere.

Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:

  • Richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze ritenute di minore entità;

  • Richiamo ufficiale scritto, nei casi di ripetute trasgressioni ritenute non gravi;

  • Sospensione dell’attività temporanea nei casi ritenuti di gravi violazioni delle norme e/o reiterate ammonizioni, con conseguente sospensione del rimborso spese, ove previsto;

  • Espulsione dall’Associazione nei casi ritenuti di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori e i principi del Codice Etico.

    Ogni decisione adottata sarà comunicata al diretto/a interessato; se, altresì, i comportamenti dovessero addirittura ipotizzare ipotesi di reato, l’Associazione denuncerà immediatamente tali comportamenti alle autorità competenti e si costituirà parte civile. 

 

Art 11 Azioni Disciplinari

Eventuali violazioni del Codice Etico da parte di chiunque saranno valutate dal Consiglio Direttivo che avrà il compito di valutarne la consistenza attraverso la raccolta di testimonianze di tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà l’azione disciplinare da intraprendere.

Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:

Richiamo verbale non ufficiale, nei casi di mancanze ritenute di minore entità

Richiamo ufficiale scritto, nei casi di ripetute trasgressioni ritenute NON gravi

Sospensione dell’attività temporanea nei casi ritenuti di gravi violazioni delle norme e/o reiterate ammonizioni, con conseguente sospensione del rimborso spese, ove previsto;

Espulsione dall’Associazione nei casi ritenuti di gravi violazioni delle norme e/o comportamenti incompatibili con i valori e i principi del Codice Etico

 

Ogni decisione adottata sarà comunicata al diretto/a interessato.

SE, altresì, i comportamenti dovessero addirittura ipotizzare ipotesi di reato, l’Associazione denuncerà immediatamente tali comportamenti alle autorità competenti e si costituirà parte civile.

 

 

Letto, Firmato, Sottoscritto

 

Il Presidente

Il Consiglio Direttivo

Regolamento

 

Per una buona conduzione dell’attività sportiva della PALLACANESTRO e necessario che gli atleti rispettino le seguenti regole, tenendo presente che le norme non sono fatte con lo scopo di limitare, ma per fare in modo che l’attività sportiva della società venga svolta nel migliore dei modi, senza difficoltà e per il divertimento di tutti.

 

1. Responsabilità

L’Allenatore è responsabile nei confronti della Società della formazione e della crescita degli atleti, oltre che della coesione e del buon andamento del gruppo affidatogli.

Tutto ciò in sintonia con le indicazioni della Società, secondo gli scopi e gli obiettivi prefissati.

Gli atleti sono allo stesso modo responsabili verso la Società per il raggiungimento degli stessi scopi; per far ciò e’ necessario il loro massimo impegno, con serietà, rispetto e spirito di gruppo.

2. Comportamento

Gli atleti devono mantenere un comportamento corretto nei riguardi dei compagni, dell’Allenatore e dei dirigenti sia durante gli allenamenti sia durante le gare, e rispettare chi prima di loro stà facendo allenamento. Sono tenuti anche ad avere rispetto e cura delle strutture sportive utilizzate e degli spogliatoi.

3. Puntualità - Assenze

Gli atleti devono presentarsi agli allenamenti ed alle gare con la massima puntualità. L’assenza o il ritardo dagli allenamenti ed alle gare deve essere sempre comunicata in tempo utile al proprio Allenatore o al Dirigente responsabile della squadra (almeno 60 minuti prima dell’orario di inizio dell’allenamento e un giorno prima per le gare, in tempo per le convocazioni).

E’ discrezione dell’Allenatore far disputare le partite all’atleta che non partecipa regolarmente agli allenamenti settimanali. Gli atleti minorenni possono uscire prima solo se l’allenatore è stato preventivamente avvisato,  e saranno lasciati uscire dall’allenamento solo se un adulto incaricato si presenta all’interno della palestra.

4. Igiene personale

Gli atleti devono usare gli spogliatoi per quello a cui sono destinati e non gli spalti degli spettatori. Gli atleti che partecipano ai campionati sono obbligati a fare la doccia dopo ogni allenamento e/o gara disputata in casa e/o fuori casa.

E’ fatto divieto agli atleti di fumare all’interno della palestra e nei cortili delle palestre.

5. Divisa

In palestra è obbligatorio avere un abbigliamento consono all’attività praticata:

a. Portare sempre scarpe ADATTE di ricambio da utilizzare per praticare l’attività (è fatto divieto utilizzare le stesse scarpe che si indossano all’arrivo in palestra).

b. E’ obbligatorio togliersi qualsiasi oggetto dal corpo (Orologi, braccialetti, collane, anelli, orecchini, etc.etc.).

6. Visita Medica

Gli atleti devono, a termini di regolamenti sportivi della FIP e del CONI, sottoporsi alla visita medica per idoneità atletica; la società non permetterà in alcun modo, ad atleti non provvisti di tale idoneità, sia di giocare che di allenarsi. Si rende noto che da regolamento FIP l’atleta al compimento dell’ 11° anno di età deve sottoporsi a vista medica per l’attività sportiva agonistica tramite la società, nei tempi e modi indicati dalla stessa.

7. Rischi

L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, dichiara di assumersi tutte le responsabilità per gli eventuali rischi derivanti dalla pratica sportiva della pallacanestro. Solleva la Società e gli Allenatori da ogni responsabilità per gli eventuali infortuni che possano derivare dalla pratica sportiva scelta, rinuncia a qualsiasi azione futura volta ad ottenere il risarcimento degli eventuali danni nonché al relativo diritto, fermi restando i diritti e i risarcimenti derivanti dalle coperture assicurative normalmente stipulate sia dalla Società Sportiva che dalle Federazioni per l’espletamento dell’attività sociale e per la partecipazione ai campionati ufficiali FIP.

L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, é a conoscenza che la Società non si assume alcuna responsabilità per quanto possa accadere al di fuori del luogo e dell’orario del corso (spogliatoi o altrove) quando cioè gli atleti non sono sotto il diretto controllo dell’Allenatore. L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, dichiara di assumersi tutte le responsabilità di danni causati a cose o persone dallo stesso.

8. Persone non partecipanti ai corsi

L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, é a conoscenza che é fatto assoluto divieto di lasciare incustodite durante l’orario del corso persone che non partecipino al corso stesso.

L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, esonera la Società che non é quindi responsabile per i danni che tali persone possono subire o arrecare a terzi.

9. Furti-Smarrimenti

L’atleta, o il genitore nel caso in cui l’atleta fosse minore, esonera la Società da ogni responsabilità derivante da perdita, sottrazione o deterioramento di oggetti personali lasciati negli spogliatoi o altrove.

10. Danni

Palestra, spogliatoi, docce ed altre strutture necessarie alla attività sportiva sono messe a disposizione dall’Amministrazione Pubblica e sono per noi indispensabili: si chiede di farne buon uso e non lasciare sporcizia di alcun genere. Chi danneggerà qualsiasi attrezzatura sarà tenuto a rispondere delle spese di riparazione o sostituzione con eventuali conseguenze legali a proprio carico.

11. Varie

Per il passaggio o qualsiasi altra attività con altra Società sportiva é necessario il Nulla Osta rilasciato dalla Società nella quale si è tesserati. La partecipazione degli atleti a tornei e/o gare cui la Società non partecipi ufficialmente é permessa solo dietro esplicita autorizzazione della stessa.

Per tutto quanto qui non citato si faccia riferimento ai regolamenti FIP (Federazione Italiana Pallacanestro).

Il Direttivo si affida agli iscritti perché contribuiscano al mantenimento dell’ambiente nell’ordine e nel rispetto totale delle persone e di non dover ma ricorrere a nessun provvedimento. Si ringrazia per la collaborazione.

FAI DEL TUO MEGLIO....

 

Un allenatore può soltanto dare il massimo , non di più, ma egli deve farlo, non solo per se stesso, ma per chi gli dà lavoro , e per i giovani che egli allena. Se tu dai veramente il massimo , e soltanto tu lo sai veramente, allora avrai successo, e non conta se vinci o se perdi. Ma se tu non dai il massimo, hai sbagliato , anche se il risultato sembra darti ragione.

Questo non vuol dire che non devi allenare per la vittoria. Devi insegnare ai tuoi giocatori a giocora per vincere e devi fare tutto quanto in tuo potere , purchè etico ed onesto, per vincere. Non voglio giocatori che non hanno un acuto desiderio di vincere e che non giocano con determinazione ed aggressività per raggiungere quello scopo. Ma io voglio avere la sensazione ( e voglio che anche i miei giocatori l'abbiano sinceramente) che dare meno del massimo è una sconfitta.

E' possibile che tutti i successi che ho avuto e che potrò avere siano in proporzione diretta alla mia abilità non solo del far capire questo concetto ai miei giocatori , ma anche nel seguirlo io stesso.

Quindi io continuo a ripeter ai miei giocatori che tutto ciò che mi aspetto da loro , nell'allenamento e in partita , è il meglio. Devono voler diventare il meglio di quanto possono diventare. Dico loro che, certo, voglio che siano soddisfatti della vittoria e di una buona prestazione personale, ma soprattutto che la più grande soddisfazione la ricevano dal sapere che tanto loro quanto la squadra hanno dato il massimo. Spero che le loro azioni e las loro condotta, dopo una partita , non indichino vittoria o sconfitta . Bisogna uscire a testa alta, quando si è dato il massimo, indipendentemente dal risultato , e non vi è ragione per gioire troppo di una vittoria o deprimersi per una sconfitta. Inoltre sono convinto che chi sa essere soddisfatto per aver dato il massimo , alla fine avrà risultati uguali o migliori delle proprie capacità naturali.

JOHN WOODEN

ex allenatore UCLA - LOS ANGELES USA

 

IL GIOGO DELLA VITA

 

Sto per passarti la palla , ragazzo,

e per nominarti titolare della squadra nel gioco della Vita.

Come tuo allenatore , ti devo dire subito cosa dovrai fare .

Dovrai giocare un solo campionato,

in un solo girone, una sola partita

che dura tutta la vita.

E' una gara qualche volta lungsa ed esaltante , altre volte inesorabilmente corta, in cui nessuno

portà chiedere un time-out per te, e neppure portai essere sostituito.

Tu devi giocarla tutta, su qualsiasi campo,

contro chiunque si presenti,

e sino all'ultimo istante.

Puoi scegliere la strategia che vuoi,

o chiamare diversi schemi.

I tuoi compagni si Squadra non li conosci ancora,

ma sono forti e ti faranno sbagliare poco.

Al tuo fianco infatti si schiereranno :

Fiducia, Coraggio, Lealtà e Dedizione.

Lassù c'è primo e secondo arbitro.

E' lui che fischia infrazioni e falli , dà ed applica le regole, e non si può protestare , nè fare

ricorso.

Lui tiene il punteggio finale, ed anche il tempo di gioco.

Le Sue regole te le giocherai uno contro uno con la tua coscienza.

Voglio ancora raccomandarti un'ultima cosa ;

rispetta la regola che dice: